Il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame preliminare, due decreti legislativi di attuazione della legge delega di riforma del processo civile e dell’Ufficio per il processo, approvata dal Parlamento il 26 novembre 2021.
Gli interventi, che rientrano tra gli impegni per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) – puntano a fornire risposte più celeri alle esigenze quotidiane dei cittadini nel rispetto delle garanzie.
Riforma del processo civile
Il primo intervento, emesso in attuazione della legge 26 novembre 2021, n. 206, recante la delega al Governo per l’efficienza del processo civile, per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie e misure urgenti di razionalizzazione dei procedimenti in materia di diritti delle persone e delle famiglie nonché in materia di esecuzione forzata.
Tra le novità:
• valorizzazione delle forme di giustizia complementare attraverso il potenziamento dell’arbitrato e della mediazione, con previsione di incentivi fiscali; estesa la negoziazione assistita tramite avvocati anche alle controversie di lavoro.
• semplificazione del procedimento civile, la causa deve giungere alla prima udienza già definita nelle domande, eccezioni e prove.
• semplificazione anche della fase decisoria e stabilizzazione delle innovazioni telematiche introdotte durante l’emergenza sanitaria.
• molteplici interventi anche nel giudizio di primo grado, con aumento della competenza del giudice di pace e riduzione dei casi in cui il tribunale opera in composizione collegiale.
• per il procedimento in Cassazione, introdotto l’istituto del rinvio pregiudiziale, consistente nella possibilità per il giudice di merito, quando deve decidere una questione di diritto nuova, di difficile interpretazione e suscettibile di reiterazione, sulla quale ha preventivamente provocato il contraddittorio tra le parti, di sottoporre direttamente la questione alla Corte di cassazione per la risoluzione del quesito posto.
• numerose le innovazioni nel diritto processuale della famiglia, con l’introduzione del procedimento unitario in materia di persone, minorenni e famiglie, con alcune specifiche eccezioni, e maggiori tutele processuali a difesa di minori e donne vittime di violenza ed immediato coordinamento tra autorità giudiziarie civili e penali e con le forze dell’ordine.
• istituito il nuovo Tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglie, anche se per li procedimenti introdotti a partire dal 2025, ad evitare la moltiplicazione delle controversie e introdurre, anche per il giudizio minorile regole uniformi, organiche e coerenti per rafforzare le garanzie dei diritti delle parti.
Regolamentazione dell’ufficio per il processo
Con la seconda disposizione, si prevede una compiuta e sistematica regolamentazione dell’Ufficio per il processo, istituito nel 2012, per dare sostegno degli uffici giurisdizionali sia penali che civili ed ora esteso alla Corte di cassazione e alla Procura generale presso la Corte di cassazione, nonché agli uffici di merito del settore penale.
Con le nuove norme si punta ad incrementare l’efficacia del lavoro degli uffici giudiziari e dell’amministrazione nel suo complesso e contribuire a rendere effettive le riforme di carattere processuale con misure organizzative idonee ad abbattere il carico e l’arretrato giudiziario, in linea con gli obiettivi del PNRR.