La Seconda Sezione penale, della Corte di Cassazione con la sentenza n. 8794 del 14 febbraio 2024, depositata in data 28 febbraio 2024, sul tema alla applicazione delle pene sostitutive della reclusione ha affermato che “…….il giudice di primo grado in sede di condanna dell’imputato ovvero il giudice di appello chiamato a pronunciarsi ex art. 95 d.lgs. 150/2022, è tenuto a valutare i criteri direttivi di cui all’art. 133 cod. pen., sia i fini della determinazione della pena da infliggere, sia, in esito a tale operazione, subito dopo, ai fini dell’individuazione della pena sostitutiva (ex art. 58 d.lgs. 150/2022), con l’ovvia conseguenza che tra i due giudizi deve esservi continuità e non insanabile contraddittorietà, favorendosi l’applicazione di una delle sanzioni previste dall’art. 20-bis cod. pen. tanto minore rispetto ai limiti edittali risulti la pena in concreto inflitta”.