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Ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere - Proscioglimento pronunciato all’esito del giudizio di primo grado - Inefficacia - Successiva applicazione della custodia in carcere, - Istanza di riesame ex art. 309 c. p. p. - Corte di Cassazione, Sez. Unite penali, sentenza n. 44060 del 11 luglio 2024 depositata in data 3 dicembre 2024

Le Sezioni Unite penali della Corte di Cassazione con la sentenza n. 44060  del 11 luglio 2024, depositata in data 3 dicembre 2024,  in tema di ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere ha affermato il seguente principio di diritto: “Nel caso in cui l’imputato, nei confronti del quale sia stata emessa ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere, divenuta inefficace per il proscioglimento pronunciato all’esito del giudizio di primo grado, venga successivamente sottoposto, ai sensi dell’art. 300, comma 5, cod. proc. pen., a nuova applicazione della custodia in carcere, il rimedio che egli può esperire per impugnare la relativa ordinanza è quello dell’istanza di riesame ex art. 309 cod. proc. pen.”  

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