Riportiamo la notizia appena pubblicata sul sito PST.Giustizia.it
Per problemi del gestore PEC e dell’infrastruttura di telecomunicazioni esterna al Ministero si riscontrano forti rallentamenti ai sistemi civili al servizio di tutti gli Uffici giudiziari dei distretti di Corte di Appello dell’intero territorio nazionale, nonché del Portale dei Servizi Telematici, incluso il Portale del Processo Penale Telematico e il Portale dei Giudici di Pace.
Sono attivi i servizi di posta elettronica certificata e saranno, quindi, disponibili le funzionalità relative al deposito telematico del settore civile da parte degli avvocati, dei professionisti e degli altri soggetti abilitati esterni. Per i messaggi pervenuti con eccezione “E0401 Il mittente del messaggio non è autorizzato al Processo telematico”, non è necessario ripetere l’invio dei depositi trasmessi alla giustizia ordinaria in quanto saranno oggetto di rielaborazione da parte delle strutture territoriali del ministero. In seguito alla rielaborazione dei depositi ai soggetti esterni perverrà un nuovo messaggio di esito positivo dei controlli.
Per i depositi verso gli Uffici giudiziari dei distretti di Roma, Firenze, L’Aquila e Perugia i messaggi relativi agli esiti dei controlli automatici potranno pervenire solo al ripristino del normale funzionamento dei servizi.
Sono inoltre indisponibili i servizi informatici ivi esposti e, in particolare:
- le funzioni di consultazione da parte dei soggetti abilitati esterni;
- i pagamenti telematici compreso il pagamento del contributo di pubblicazione di un’inserzione sul Portale delle Vendite;
- Area Web del PST per il deposito delle notifiche non andate a buon fine per causa imputabile al destinatario;
- pubblicazione di una nuova inserzione sul Portale delle Vendite Pubbliche per le vendite di tipologia giudiziaria;
- l’accesso al Portale Deposito atti Penali per il deposito con modalità telematica di atti penali;
- l’accesso al Portale di consultazione dei SIUS distrettuali per Avvocati;
- l’accesso agli avvisi degli atti penali depositati in cancelleria;
- l’accesso ai sistemi dei distretti di Roma, Firenze, L’Aquila e Perugia;
- i sistemi di Corte Suprema di Cassazione, incluso Italgiure;
- il portale trascrittori;
- SIAMM;
- Mercurio;
- APP.
Sono in corso le attività di analisi e risoluzione, seguiranno aggiornamenti.
Le Sezioni Unite penali della Corte di Cassazione con la sentenza n. 44060 del 11 luglio 2024, depositata in data 3 dicembre 2024, in tema di “Nel caso in cui l’imputato, nei confronti del quale sia stata emessa ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere, divenuta inefficace per il proscioglimento pronunciato all’esito del giudizio di primo grado, venga successivamente sottoposto, ai sensi dell’art. 300, comma 5, cod. proc. pen., a nuova applicazione della custodia in carcere, il rimedio che egli può esperire per impugnare la relativa ordinanza è quello dell’istanza di riesame ex art. 309 cod. proc. pen.”